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giovedì 20 agosto 2020

Delta:40 giovani pescatori bloccati dall'ostruzionismo del presidente della provincia Dall'Ara


Le ultime autorizzazioni di pesca ai molluschi  sono stati concesse dalla provincia nel novembre 2018. Data alla quale fa seguito la battaglia dei diritti esclusivi di pesca, vinta dai pescatori,grazie all’azione di cinque consiglieri provinciali che si sono opposti al presidente dall’Ara e ad alcuni consiglieri provinciali, spuntando  con la proroga per i prossimi 15 anni. Periodo oltre il quale, la provincia darà seguito ai nuovi nulla osta

Una quarantina le persone che attendono dalla provincia di Rovigo le autorizzazioni  alla  pesca ai molluschi.
La maggior parte sono giovani dei comuni del delta, come Melissa Travaglia, 24 anni,sposata con due figli , Iscritta da tre anni alla cooperativa Eridania di Porto Viro, attende il permesso alla raccolta delle vongole dal maggio 2019 quando  ha ereditato il permesso in questione dalla nonna, ora deceduta.  Sul regolamento del consorzio pescatori di Scardovari infatti, chi ha la possibilità di ereditare l’attività da un famigliare acquisisce un punteggio che gli consente di scalare in alto la graduatoria delle autorizzazioni di pesca ai molluschi.
Altra situazione per un altro giovane 24 enne, Matteo Spolladore  di Adria, che attende la sua autorizzazione di pesca da palazzo Celio, dopo che il nonno si è indebolito a causa di due infarti. Il giovane adriese, ha scelto di intraprendere l’attività della pesca perché la considerava- fa sapere-“ un investimento di lavoro per  il suo futuro”. Ma finchè i diritti esclusivi di pesca resteranno in deroga, e lo saranno per i prossimi 15 anni, la provincia-secondo il presidente Farabotin- non rilascerà altre autorizzazioni.”Questo significa posti di  lavoro fermi e il blocco  futuro del settore della pesca“-conclude Farabotin-“Oltre ai due  giovani soci citati, se ne  aggiungono  altri trenta, dai 20 ai 30 anni, residenti nel delta e appartenenti alle altre cooperative che fanno capo al consorzio pescatori di Scardovari”-dichiara il presidente del consorzio Luigino Marchesini. E parliamo  di una vicenda che fa seguito alla battaglia dei diritti esclusivi di pesca, verso la quale l’ostruzionismo del presidente Dall’Ara era, e continua ad essere palese, al punto che la soluzione è   in mano ad avvocati e conseguenti processi. Una situazione che mette in grave difficoltà un settore duramente colpito da numerosi eventi meteo di dimensioni devastanti, come la tempesta Vaia,  l’evento del 12 Novembre scorso e ultima, l’ emergenza sanitaria  che ha determinato un crollo della domanda di prodotto, con danni economici di rilevante ammontare”.Un durissimo colpo per una delle economie trainanti del territorio e per i 1500 pescatori destinati nel tempo a diminuire per numero.


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