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mercoledì 16 settembre 2020

OPERAZIONE DI CONTROLLO SULLE CONCESSIONI DEMANIALI NEL DELTA DEL PO. DENUNZIATE 8 PERSONE, SEQUESTRATE 2 CAVANE, 13 IMBARCAZIONI, 4 PONTILI E 2 MANUFATTI PER OCCUPAZIONE ABUSIVA DI SUOLO PUBBLICO.

Imponente operazione condotta dai finanzieri del Comando Provinciale di Rovigo che nella mattinata di lunedì hanno passato al setaccio la riva sinistra del Po di Pila, allo scopo di contrastare gli illeciti nel settore delle concessioni demaniali e in particolare l’occupazione abusiva di spazi di proprietà del demanio fluviale.
L’attività di servizio, inquadrata nell’operazione “Recovery”, scaturisce dalle indagini svolte dai finanzieri della Tenenza di Loreo, che già da tempo avevano avviato un monitoraggio della zona, e sono state eseguite sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Rovigo, nella persona del Pubblico Ministero Dr. Andrea Bigiarini, titolare del fascicolo Una quarantina di militari in forza ai Reparti territoriali del Gruppo di Rovigo, con l’ausilio del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Venezia, intervenuta con elicottero della Sezione Aerea di Tessera e unità della Sezione Operativa Navale di Porto Levante, hanno così controllato numerose concessioni demaniali al fine di verificarne la corrispondenza e la regolarità, riscontrando le aree da questi effettivamente occupate e le relative strutture esistenti. Nel corso di tale controllo sono state rilevate diverse irregolarità a seguito delle quali è scattato il sequestro di 2 “cavane” entrambe adibite a vere e proprie abitazioni - i cui scarichi fognari si riversavano nel fiume, e una con annesso un laboratorio di falegnameria destinato alla manutenzione di barche di terzi – facendone quindi un uso diverso da quello di ricovero attrezzature per la pesca.
Sono inoltre stati sequestrati 4 pontili e 13 imbarcazioni da diporto i cui proprietari sono ancora in fase di identificazione. A seguito di questa giornata di controlli sono state denunciate 8 persone per violazione all’art. 1161 del codice della navigazione che prevede l’arresto fino a 6 mesi o l’ammenda fino a 516 € per aver occupato abusivamente lo spazio demaniale ovvero aver eseguito opere di ampliamento senza autorizzazione oltre che per aver destinato ad un uso diverso la concessione. I proprietari delle Cavane sono anche stati denunciati per violazioni al T.U. Leggi ambientali, per i reati di inquinamento e abbandono di rifiuti. Al termine degli accertamenti, si procederà inoltre al recupero dei canoni demaniali non corrisposti nonché all’accertamento dei tributi non versati all’Erario in ragione dell’attività illecita svolta. Gli accertamenti proseguono e testimoniano ancora una volta lo sforzo profuso dalla Guardia di Finanza a tutela dell’economia legale e in particolare a salvaguardia degli altri imprenditori rispettosi delle leggi e delle regole di leale concorrenza e di mercato

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