225 chilometri quadrati che si estendono dalle 6 alle 12 miglia nel mare
Adriatico a largo della costa del Delta. Sono le misure dell’area Sic, abbozzata
dopo una serie di tavoli di concertazione tra le regioni del Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia Romagna,
le associazioni di categoria, le amministrazioni comunali e i pescatori. E’
quanto è emerso ieri al tavolo azzurro, convocato nella sala consigliare a
Porto Tolle, dal sindaco Roberto Pizzoli e dall’assessore alla pesca Tania
Bertaggia che ha introdotto la riunione facendo un excursus sulla vicenda.
“E’ chiaro che non posso essere felice dell’area individuata
davanti a Porto Tolle, -ha detto il sindaco Pizzoli- . Alla riunione del 7
marzo a Zagabria, la commissione europea dovrà definire l’area sic, definita
anche con le osservazioni sul lavoro che abbiamo fatto di concerto con il Gac
del Friuli e Veneto, ovvero il Tarta-tur, dal quale è emerso che i delfini e le tartarughe possono coesistere
con la pesca. Tutto un percorso iniziato prima con l’ex sindaco Bellan e poi con me. Un risultato finale,
questa bozza,importante, perché tutela la pesca professionale, rispetto a come
erano le prospettive iniziali.
“All’inizio infatti –spiega Thomas Galvan -era una zona a
forma di banana che partiva dal Friuli ,escludeva solo un pezzo nella laguna di Venezia per
arrivare fino all’Emilia Romagna”.-afferma
Thomas Galvan dell’Agriteco di Marghera, che ha redatto lo studio di
accompagnamento della bozza che verrà presentata il prossimo 7 Marzo a Zagabria.Sede
in cui la regione Veneto porterà avanti la posizione dei pescatori,ovvero che
non venga limitata la pesca”.
Luigino Pelà, direttore della cooperativa Pila, ribadisce
che i pescatori sono contrari all’istituzione
dei Sic Marini, perché come accaduto con il parco, “all’inizio viene detto che si tutela la pesca, poi invece si
impongono dei limiti”. Sulla stessa lunghezza d’onda,Giuliano Mazzucco della
cooperativa Pila “un po’ alla volta ci tolgono tutto il mare. E dobbiamo
sperare che non compaiono determinate specie di alghe marine, citati negli habitat europei, per i quali la comunità
europea, applicherebbe l’articolo 4, che
prevede in maniera automatica il divieto di pesca”
Ad evidenziare i ritardi degli interventi, l’ex sindaco Claudio
Bellan e la consigliera regionale Patrizia Bartelle
L’ex sindaco Claudio Bellan” La questione è nata qualche
tempo fa,nel 2015, poi ci si è mossi nel
2017 facendo squadra,coordinati dalla
regione veneto. All’inizio la preoccupazione era più grande, ora vedo una
situazione meno compatta. Il mondo della pesca non è proprio in linea con la
questione, perché probabilmente la bozza dovrebbe essere condivisa con i
presenti .Averla ,ci poteva aiutare a vederla per dare un maggior contributo. L’area
vasta è stata ridotta, ma compare davanti al nostro territorio, luogo dove
transitano delfini e tartarughe. Ma quando si parla di
territorio di tutela marino, significa introdurre delle limitazioni,che creano
squilibri e limitazioni. Spero che i
pescatori conoscono la bozza e l’accordo,che porterete a Zagabria il 7 Marzo, perché
io non l’ho visto.
Consigliera regionale Patrizia Bartelle, “La gente tocca con
mano qualcosa che doveva essere presa in mano prima, e quindi qui ci sono delle
responsabilità politiche. La questione era infatti iniziata nel 2015, ma la
regione Veneto,ancora una volta è intervenuta in ritardo, non prima del 2017,
come ha detto Bellan. Non dimentichiamo che la Regione Veneto ha delle responsabilità che si sommano ad altre
inadempienze dovute a mancati rispetti
dei termini di legge, per i quali sono
aperte delle infrazioni. Ora ci sono dei ritardi nell’arrivo dei soldi per risolvere i problemi
di vivificazione delle lagune, per i quali i pescatori aspettano da tempo. Anche
se i soldi arriveranno tra 7 giorni,
significa che la regione è nuovamente in ritardo. I pescatori hanno bisogno di
soluzioni ora, dopo tanti mesi di richieste, per continuare nella loro attività
di pesca, prima economia del territorio del Delta”
Il sindaco Pizzoli ha concluso dicendo che per la vivificazione delle lagune, se ne parlerà nuovamente davanti al prefetto il prossimo 13 Marzo e dopo l'approvazione in giunta regionale delle linee guida,necessarie per snellire i tempi burocratici per l'avvio dei lavori, sarà convocato un nuovo tavolo azzurro, per fare il punto della situazione
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