PILA:L'ENNESIMO APPELLO DEI PESCATORI "L'INSABBIAMENTO DELLA BOCCA DI BARBAMARCO NON CI PERMETTE DI ANDARE IN MARE A PESCARE".IL 9 FEBBRAIO E' PREVISTA L'ENNESIMA RIUNIONE CON IL PREFETTO
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Da sx Sindaco Claudio Bellan, Emanuele Finotti,Giuliano Zanellato, Giuliano Mazzucco
Pila: Mercoledì 7 Febbraio.Al mercato ittico di Pila a rappresentare la gran parte dei pescatori di Porto Tolle c'erano i presidenti delle cooperative: Giuliano Zanellato per la Pilamare OP (organizzazioni di produttori) , Giuliano Mazzucco per la Pila OP, Emanuele Finotti per la Maistra e anche in qualità di vice presidente del consorzio cooperative pescatori.
Giuliano Zanellato "Sono trascorsi poco meno di due mesi dai lavori eseguiti da sistemi territoriali nella Bocca di Barbamarco e il problema dell'insabbiamento del canale che le imbarcazioni percorrono per andare in mare si ripresenta con le stesse criticità, se non peggio. Problematiche conseguenti alle abbondanti piogge e alle mareggiate provenienti dal Po di tramontana che con le correnti verso Venezia (nord)trasportano di fatto la sabbia nella bocca di Barbamarco, interrandola".
"Abbiamo già perso dieci giorni di pesca a causa del mal tempo e in questi giorni che noi definiamo "morto d'acqua",avevamo qualche possibilità di svolgere il nostro lavoro quotidiano -prosegue Zanellato-.Dalla prossima settimana tra alta e bassa marea, gli orari di entrata e uscite delle imbarcazioni non combaceranno, e questo ci penalizzerà nuovamente , bloccando l'attività di pesca. Parliamo di 60 imbarcazioni ferme, costrette a spostarsi a Porto Garibaldi".
Oggi pomeriggio, 9 Febbraio, ci sarà l'ennesimo incontro con il prefetto e tutti gli enti coinvolti (genio civile, consorzio di bonifica, regione Veneto, sistemi territoriali, comune, ecc) che discuteranno o per un nuovo intervento di somma urgenza per scavare nella bocca di Barbamarco o per attivare il progetto proposto dal direttore del consorzio di Bonifica Delta del Po, Giancarlo Mantovani. Progetto per il quale sistemi territoriali sta eseguendo il progetto definitivo-esecutivo.
Un progetto che consiste nel scavare il canale di navigazione che dalla bocca di porto esce di 500 metri oltre alla bocca dello scanno del Gallo per una larghezza di 50 metri e una profondità di circa 4,5 metri, in modo tale da consentire il transito dei pescherecci. "Si tratterebbe di una soluzione di manutenzione straordinaria del canale che costerebbe circa 850mila euro,ma in funzione della disponibilità economica se ne può fare una parte, dando la priorità alla bocca di Barbamarco e il resto poi dove il problema è inferiore-commenta l'ingegner Mantovani-. Stiamo parlando di un intervento di dragaggio di centomila metri cubi di sabbia che saranno poi riposizionati sullo scanno del Gallo, per rinforzarlo dall'erosione dell'acqua di questi anni. Sullo scanno infatti si stanno aprendo dei varchi preoccupanti che se dovessero aprirsi definitivamente creerebbero un'altra bocca modificando di fatto tutto il sistema idraulico tra laguna di Barbamarco e mare.Con conseguenti danni ambientali. La spesa della manutenzione straordinaria, permetterebbe alle imbarcazioni di transitare per un anno e mezzo/due anni-prosegue il direttore- dopo di che diventerebbe necessario un nuovo intervento di manutenzione, che avrebbe costi ben inferiori, rispetto al primo” |
mercoledì 7 marzo 2018
PILA: APPELLO DEI PESCATORI"IL PROBLEMA DELL'INTERRAMENTO DELLA BOCCA DI BARBAMARCO NON CI PERMETTE DI ENTRARE ED USCIRE IN MARE PER PESCARE"
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