Porto Tolle:Avvistate nel cuore del Delta del Po,alcune specie rare di avifauna: degli stormi di gru, un'aquila anatraia, una poiana codabianca...Gli avvistamenti sono stati fatti dalle guide esperte della cooperativa Aqua, con Danilo Trombin e la foto scattata da Moreno Nalin
Anche quest’anno è iniziata la straordinaria
avventura della migrazione, evento che porta milioni di Uccelli ad abbandonare
i quartieri di svernamento a sud del Mediterraneo per tornare verso i luoghi
dove le diverse specie sono solite nidificare. È un momento dell’anno che tutti
accogliamo con curiosità e favore, anche perché di solito corrisponde alla fine
dei rigori invernali, e avvistare una rondine mette sempre allegria. Pochi
giorni fa, infatti, il Delta del Po è stato sorvolato da stormi di migliaia di
gru (Grus grus), alcune delle quali hanno deciso di riposare ed alimentarsi
presso l’Oasi di Ca’ Mello, in compagnia con il raro mignattaio (Plegadis
falcinellus), un ibis dalla livrea rosso scuro e verde metallico. Ma ad
incuriosire i birdwatchers, è il cospicuo passaggio di rapaci che sta
interessando il territorio proprio in questi giorni. Dopo lo svernamento del
rarissimo nibbio bianco (Elanus caeruleus), in prossimità della foce del Po di
Tolle, che ha deliziato decine di appassionati fotografi e birdwatchers, nei
giorni scorsi spicca l’avvistamento di un’aquila anatraia maggiore (Clanga
clanga) lungo il Po di Maistra, capace di emozionare non poco chi ha avuto la
fortuna di apprezzarne il possente volo, sostenuto dai quasi 2m di apertura
alare.
Tra l’Isola della Batteria e la Busa di
Tramontana, invece, è stata osservata una splendida quanto rara poiana
codabianca (Buteo rufinus), di areale soprattutto asiatico e nordafricano, che
durante la migrazione si può osservare occasionalmente presso il nostro
territorio.
Ancora presso l’Oasi di Ca’ Mello, sito di
primaria importanza nel panorama del Delta, di proprietà di Veneto Agricoltura
e gestito da un’ATI che comprende Aqua – natura e cultura, la cooperativa
sociale Oasi e la cooperativa pescatori di Ariano Polesine, ha fatto la propria
comparsa un’aquila minore (Aquila pennata), più comune delle altre specie ma
altrettanto affascinante e degna di interesse. Pare che il Delta, negli ultimi
anni, sia diventato il più settentrionale tra i siti di svernamento della
specie. Un individuo in fase chiara, probabilmente di passo è stato osservato
proprio presso l’Oasi, scatenando le ire dei due falchi di palude (Circus
aeroginosus) qui residenti e nidificanti che sono subito accorsi a esercitare
la propria territorialità, mettendo in fuga il rapace.
La stagione migratoria, appena iniziata, sta
quindi regalando moltissime soddisfazioni ed emozioni agli appassionati di
natura che frequentano il Delta, lasciando immaginare cos’altro può riservare
con l’arrivo e il prosieguo della primavera, con l’augurio che si apra una
nuova entusiasmante serie di avvistamenti dello straordinario popolo migratore.
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