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domenica 26 marzo 2017

NUOVO SERVIZIO INTEGRATO TRA LO SPORTELLO UNICO EDILIZIA E ATTIVITÀ PRODUTTIVE

Martedì 28 marzo, nella Sala della Musica in via Giordano 3 a Ca' Tiepolo di Porto Tolle, dalle ore 14 alle 17 si svolgerà il seminario di presentazione del nuovo servizio integrato Sue/Suap (Sportello Unico Edilizia/Sportello Unico Attività Produttive) dal titolo: "Dalla carta al digitale: il portale impresainungiorno.gov.it come unico canale di trasmissione delle pratiche edilizie". L’iniziativa è organizzata dall'amministrazione comunale in collaborazione con la Camera di Commercio ed Infocamere. Per gli iscritti all'Ordine degli Architetti e al Collegio dei Geometri la partecipazione concorrerà alla formazione continua mediante l'attribuzione di 3 crediti per gli architetti e di 1 credito per i geometri. «Lo sportello unico telematico unificato Sue/Suap -commenta il vicesindaco e assessore all’urbanistica, Mirco Mancin– rientra in un più ampio piano di modernizzazione e digitalizzazione messo in atto dalla nostra amministrazione. Ricordo che in tempi rapidi, grazie all’ottimo lavoro dell’architetto Daniele Lazzarin e dei suoi collaboratori nell’ufficio Urbanistica, siamo arrivati ad approvare a fine dicembre il regolamento di organizzazione e funzionamento dello sportello unico e già dal primo febbraio di quest’anno la presentazione di qualsiasi pratica edilizia avviene tramite il portale impresainungiorno.gov.it. Questo seminario vuole essere un momento di confronto tecnico-pratico tra chi deve operare quotidianamente su questa piattaforma. In generale ritengo che lo sportello telematico comunale sia uno strumento altamente innovativo, studiato e voluto per agevolare le relazioni tra le imprese, professionisti, cittadini e la pubblica amministrazione, in tema di consultazione e presentazione telematica di tutte le istanze relative alle attività produttive e all’edilizia. Una piattaforma digitale attraverso la quale gli utenti possono relazionarsi con l’amministrazione comunale per presentare istanze edilizie, territoriali, ambientali e non solo, passando per un unico punto di accesso, senza doversi spostare da casa o dai propri uffici. In particolare, lo sportello unico attività produttive consente di avviare e seguire i procedimenti dell’impresa in tutti gli enti coinvolti (Provincia, USL, Vigili del Fuoco) senza che l’imprenditore debba rivolgersi di volta in volta a ciascuno di essi».

domenica 19 marzo 2017

TAMARA LUNGHER RACCONTA A PORTO TOLLE DELLA SUA PRIMA SCALATA ALLA NONA MONTAGNA DELLA TERRA

Il comune di Porto Tolle, nell'ambito della rassegna "incontri con l'autore" promossa dal sistema bibliotecario provinciale e dalla fondazione Aida, ha ospitato nella sala consigliare Tamara Lungher.L'alpinista altoatesina che nel Febbraio 2016 ha tentato con Simone Moro la scalata della vetta del Nanga Parbat in Pakistan. Lui l'ha raggiunta , mentre lei, a soli 70 metri dalla cima, ha rinunciato.Un'impresa raccontata nel suo primo libro intitolato "Io, gli ottomila e la felicità".
Nel corso dell'incontro curato dall'assessore alla cultura Leonarda Ielasi in sinergia con le responsabili della biblioteca, erano presenti il primo cittadino Claudio Bellan, il vice Mirco Mancin, l'assessore allo sport Vilfrido Siviero, i ragazzi di "un ponte per", i rappresentanti dei sodalizi locali e diversi cittadini provenienti anche dalle province limitrofi.A moderare la serata Guendalina Ferro. La giovane Lungher ha raccontato della sua famiglia e delle sue conquiste sportive fino al titolo di campionessa mondiale under 23, nel 2008, nello sci d'alpinismo.Momenti significativi per una donna amante della montagna, abituata a mettersi in gioco nelle competizioni, come la decisione di intraprendere la carriera di alpinista per rimanere più a contatto con la natura e gli ambienti alpini.La sempre sorridente altoatesina, nel raccontare l'impresa citata nel libro, che fa seguito alla scalata del 2010 sul Lhotse (8516 metri) e nel 2014 sul K2(8611) , ha trasportato il pubblico che gremiva la sala, alla prima scalata invernale sul Nanga Parbat e ai 70 metri dalla vetta, momento in cui decise di tornare indietro."Non ero in ottima forma in quei giorni-dice la Lungher-i muscoli mi facevano male e facevo una gran fatica a muovermi, soprattutto perchè non riuscivo a trattenere niente in corpo, né solida e neanche liquida.Sono stati momenti in cui parlavo con Dio e pregavo.Poi una vocina dentro di me, che definisco la mia voce interiore, mi disse di rinunciare alla vetta perchè se avessi proseguito per amor di gloria , avrei avuto bisogno di aiuto per scendere e questo avrebbe messo in pericolo i miei compagni di cordata". Una donna come poche Tamara Lungher, per essere riuscita a diventare una campionessa nello sci d'alpinismo e per la sua passione incontenibile per le vette conquistate solitamente dagli uomini.Diverse le domande dal pubblico, alle quali la altoatesina ha risposto suscitando simpatia e facendo trasparire la sua dirompente personalità.Per il futuro Tamara Lungher partirà per il Nepal per un'altra impresa alpinistica, sempre con il compagno di cordata Simone Moro.Al termine dell'incontro il sindaco e l'assessore Ielasi si sono complimentati con la Lungher per la storica impresa intrapresa dall'apinista altoatesina consegnandole un presente che illustra il territorio del Delta del Po.