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lunedì 31 agosto 2020

Porto Tolle:Il partito democratico commenta la vicenda che vede coinvolto dell'assessore Raffaele Crepaldi


Documento del PD di Porto Tolle

1.      La situazione che sta coinvolgendo, seppur indirettamente, l’Amministrazione Comunale di Porto Tolle a conduzione Lega-Pizzoli ; sta preoccupando non poco i cittadini dello stesso comune. In quanto il coinvolgimento dell’assessore Crepaldi Raffaele, fra i soggetti indagati  dalla guardia di finanza, la quale ha provveduto al sequestro cautelativo di beni per 800.000,00 € per essera stato amministratore della OBI srl , ha messo in fibrillazione oltre al mondo politico portotollese, per il ruolo e l’influenza che ha lo stesso Crepaldi nella Giunta, anche il mondo produttivo di un importante settore dell’economia deltizia ( la pesca); per il fatto che lo stesso Assessore è componente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Pescatori del Polesine.

Al di la delle questioni oggetto di approfondimento da parte degli organi incaricati dal tribunale, che si spera possano in tempi bervi chiarire in maniera definitiva i fatti; Il Partito Democratico di Porto Tolle evidenzia due aspetti:

1- Va ricordato al Leghista Pizzoli che il suo rappresentante regionale Zaia, a fronte del fatto che alcuni suoi consiglieri Regionali fa cui il suo vice Presidente, solo perché hanno fatto richiesta e percepito i 600,00 €  che lo Stato ha concesso, ai possessori di partita IVA, ha imposto agli stessi per opportunità morale e politica, la loro non più ricandidatura nelle liste a suo sostegno nel prossimo rinnovo del Consiglio Regionale, onde evitare attacchi politici al suo operato.

Quindi il Sindaco Pizzoli dovrebbe prendere esempio dal suo referente Regionale e senza perdere altro tempo, assumere una posizione più responsabile e moralmente più corretta, verso i cittadini di Porto Tolle ed in particolare verso il mondo della pesca.
Questo anche per garantire la serenità delle decisioni, che sia in ambito del Consiglio Comunale che di Giunta che nel proseguo verranno assunte.

2- Il Partito Democratico di Porto Tolle, auspica che sia  l’Assessore Regionale PAN che il Consiglio di Amministrazione del Consorzio Pescatori del Polesine, in tempi brevissimi, approfondiscano la questione, dell’intralcio che la figura dell’Assessore Crepaldi potrebbe avere ( vedi legge antiriciclaggio), nel far si che i pescatori che hanno subito danni, possano ottenere il giusto riconoscimento delle spese sostenute, tramite i fondi che il Governo attuale già da Maggio ha trasferito alla stessa Regione Veneto.

Il far finta che nulla sta succedendo rischia di far affossare ulteriormente un settore che da diverso tempo sta affrontando una crisi molto difficile per l’economia in genere ma anche e sopratutto per le famiglie, che oggi versano in difficoltà.

Sotto il profilo Politico la mancanza di assunzione di maggior autonomia decisionale da parte di Pizzoli nei confronti di Crepaldi, confermerebbe la totale sudditanza del Sindaco ai diktat di Lega-Forsa Italia e Fratelli d’Itali, partito al quale Crepaldi stava aderendo..

Pertanto chiediamo più chiarezza e coraggio due modalità di essere che nella vita ci rendono liberi.



giovedì 27 agosto 2020

Porto Tolle: Arturo Lorenzoni a sostegno dei pescatori del Delta del Po


Il candidato del centrosinistra ha incontrato questa mattina lavoratori e cooperative 



Il candidato del centrosinistra Arturo Lorenzoni ha incontrato questa mattina i pescatori della laguna a Scardovari nel Delta del Po. Accompagnato dai candidati del Veneto che Vogliamo della provincia di Rovigo Aldo D’Achille, Enrico Bonato ed Enrica Muraro, dalla consigliera provinciale di Rovigo, Sara Mazzucato, dal presidente del Consorzio cooperative pescatori del Polesine, Luigino Marchesini e da numerosi pescatori della laguna, fin dalle 6 del mattino Lorenzoni ha potuto apprezzare la preziosa opera di questi lavoratori. 


«Oltre la metà dei lavoratori del consorzio è composta da donne, per lo più giovani», ricorda il candidato. «Passione, sacrificio e perseveranza sono le caratteristiche di un mestiere particolare che si trasmette da generazioni e contribuisce all’equilibrio ambientale di uno dei luoghi più affascinanti della nostra regione».

Le fatiche di queste persone sono però a rischio, hanno spiegato i lavoratori. Negli ultimi 10 anni la quantità di pescato è diminuita drasticamente, con un impatto sui fatturati e quindi sulle economie familiari. Solo negli ultimi tre anni si è dimezzato.


«È urgente l’investimento di 10 milioni nei prossimi 5 anni per consentire interventi di manutenzione e di vivificazione della laguna, prima che questa risorsa unica nel suo genere venga compromessa in modo irreversibile», ha affermato Lorenzoni. «Il territorio va tutelato e considerato nelle sue specificità. È necessario uno sviluppo maggiore del turismo sostenibile anche tramite un’azione forte di promozione, valorizzando le straordinarie risorse che il territorio offre: dalla produzione di cozze dop, uniche nel panorama europeo, alle vongole, dalle ostriche perla del delta all’agricoltura. Da qui è possibile costruire insieme con i pescatori e con gli abitanti delle buone pratiche per la conservazione del territorio e lo sviluppo delle attività economiche. Noi vogliamo dare finalmente voce alle lavoratrici e ai lavoratori del Delta del Po, ai pescatori e a tutte le realtà che silenziosamente contribuiscono al benessere delle persone e dell’ambiente. Nessun territorio è periferico e nessuno deve essere lasciato solo».

sabato 22 agosto 2020

Porto Tolle: il gruppo di minoranza progetto civico per Porto Tolle attacca la maggioranza sulla vicenda dell'ex centrale enel


Dopo la nostra interrogazione ed il relativo Consiglio Comunale vorremmo ritornare con qualche riflessione sulla questione della riconversione della Centrale Enel e della sua nuova …forse…destinazione turistica.

Da quello che si è capito, più dall’Assessore Crepaldi che dal Sindaco Pizzoli, è che il progetto è lontano ancora anni luce, nessun contratto tra Human Company ed Enel, nessun iter urbanistico in atto, che i carotaggi fatti da Enel contano poco, visto che Arpav dovrà rifarli, e che le eventuali bonifiche potranno dilatare ancora di molto tutta la questione.

Conoscendo le problematiche, ci aveva lasciato abbastanza perplessi la positività del Sindaco dopo la visita di giugno con la famiglia Cardini, ma dopo il Consiglio Comunale lo siamo ancora di più.

Se poi aggiungiamo che l’assessore Crepaldi parla anche di elezioni regionali e di tempi dilatati ( e aggiungiamo noi, poi ci saranno le provinciali, le amministrative, le politiche ecc ), crediamo, purtroppo, che il citato 2023 sia solo fumo negli occhi.

Chiediamo quindi, ed ancora una volta, in tre sintetici punti:
Primo, che questa amministrazione, finché è seduta sugli scranni del Comune, si faccia carico di seguire con maggior peso e forza la questione, usando, se ne ha, anche i vari riferimento politici, leghisti o socialisti che siano.

Secondo, facendo pesare ad Enel il ruolo del Comune, delle sue imprese e dei lavoratori portotollesi nei pochi o tanti lavori che comunque la multinazionale dell’energia sta elargendo in questo periodo, che, purtroppo, vedono pochi nostri concittadini varcare i cancelli di Polesine Camerini.

Terzo, che acceleri l’iter urbanistico, vero scoglio della questione assieme ai carotaggi. Siamo convinti che senza un’ottica temporale il grande investitore privato possa abbandonare il progetto rivolgendosi ad altri territori, magri meno complicati.



giovedì 20 agosto 2020

Delta:40 giovani pescatori bloccati dall'ostruzionismo del presidente della provincia Dall'Ara


Le ultime autorizzazioni di pesca ai molluschi  sono stati concesse dalla provincia nel novembre 2018. Data alla quale fa seguito la battaglia dei diritti esclusivi di pesca, vinta dai pescatori,grazie all’azione di cinque consiglieri provinciali che si sono opposti al presidente dall’Ara e ad alcuni consiglieri provinciali, spuntando  con la proroga per i prossimi 15 anni. Periodo oltre il quale, la provincia darà seguito ai nuovi nulla osta

Una quarantina le persone che attendono dalla provincia di Rovigo le autorizzazioni  alla  pesca ai molluschi.
La maggior parte sono giovani dei comuni del delta, come Melissa Travaglia, 24 anni,sposata con due figli , Iscritta da tre anni alla cooperativa Eridania di Porto Viro, attende il permesso alla raccolta delle vongole dal maggio 2019 quando  ha ereditato il permesso in questione dalla nonna, ora deceduta.  Sul regolamento del consorzio pescatori di Scardovari infatti, chi ha la possibilità di ereditare l’attività da un famigliare acquisisce un punteggio che gli consente di scalare in alto la graduatoria delle autorizzazioni di pesca ai molluschi.
Altra situazione per un altro giovane 24 enne, Matteo Spolladore  di Adria, che attende la sua autorizzazione di pesca da palazzo Celio, dopo che il nonno si è indebolito a causa di due infarti. Il giovane adriese, ha scelto di intraprendere l’attività della pesca perché la considerava- fa sapere-“ un investimento di lavoro per  il suo futuro”. Ma finchè i diritti esclusivi di pesca resteranno in deroga, e lo saranno per i prossimi 15 anni, la provincia-secondo il presidente Farabotin- non rilascerà altre autorizzazioni.”Questo significa posti di  lavoro fermi e il blocco  futuro del settore della pesca“-conclude Farabotin-“Oltre ai due  giovani soci citati, se ne  aggiungono  altri trenta, dai 20 ai 30 anni, residenti nel delta e appartenenti alle altre cooperative che fanno capo al consorzio pescatori di Scardovari”-dichiara il presidente del consorzio Luigino Marchesini. E parliamo  di una vicenda che fa seguito alla battaglia dei diritti esclusivi di pesca, verso la quale l’ostruzionismo del presidente Dall’Ara era, e continua ad essere palese, al punto che la soluzione è   in mano ad avvocati e conseguenti processi. Una situazione che mette in grave difficoltà un settore duramente colpito da numerosi eventi meteo di dimensioni devastanti, come la tempesta Vaia,  l’evento del 12 Novembre scorso e ultima, l’ emergenza sanitaria  che ha determinato un crollo della domanda di prodotto, con danni economici di rilevante ammontare”.Un durissimo colpo per una delle economie trainanti del territorio e per i 1500 pescatori destinati nel tempo a diminuire per numero.