Porto Tolle: ”Con la giunta Pizzoli, dal "si
cambia" al "si chiude" il passo è breve. L'annunciata chiusura
del punto vendita Coop a Ca' Tiepolo, di fatto toglie il lavoro a 12 famiglie e lascia i
residenti nel centro di Porto Tolle senza un servizio fondamentale per le
necessità di ogni giorno: sono soprattutto anziani e mamme, che hanno bisogno
dei negozi di vicinato, perché li raggiungono a piedi e in bici, non avendo a
disposizione un'auto per andare altrove”. Chiudere un supermercato in centro
non è certo un modo per valorizzare il commercio-sottolineano i sostenitori della lista Bellan.” Nei centri
come Porto Tolle il tessuto economico non si misura solo nei volumi di vendita,
ma soprattutto nei servizi che offre a residenti e turisti, e non solo. Perché
dove c'è turismo, dal market si passa al marketing: infatti, se i passaggi
davanti alle vetrine di Ca' Tiepolo continuano a diminuire perché i negozi
vanno altrove, anche i turisti andranno da un'altra parte. Turismo
naturalistico, turismo escursionistico, agriturismo, pescaturismo e
ittiturismo, turismo gastronomico, escursioni lungo i rami fluviali e turismo
balneare: il Delta offre questo e molto di più, a differenza di territori nelle
cui aree commerciali conta solo la convenienza del prezzo più scontato.
Opportunità e obiettivi si creano in sinergia col territorio, e la vocazione
turistica del Delta, nel legame tra ambiente e tipicità, richiede
multifunzionalità”.
“ Non "si cambia" con le
vetrine "spente" e le porte chiuse, ma con servizi a vocazione
sociale e turistica, perché punti vendita e aziende del settore primario,
agriturismi e attività artigianali possono collaborare per conservare il senso
di comunità e valorizzare il territorio. I residenti hanno bisogno di punti di
riferimento, e i turisti di respirare anche la qualità delle attività che li
accolgono”.
“Abbiamo detto "no" alle sale giochi in centro, e con una nuova raccolta firme diremo "sì" ai negozi a Ca' Tiepolo che danno servizi oltre ai prodotti: la petizione prenderà il via al più presto perché il supermercato di via Dino Campion resti, insieme ai posti di lavoro”.
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