Pagine

lunedì 27 luglio 2020

Porto Tolle:Il consorzio pescatori di Scardovari, replica alle dichiarazioni del presidente della provincia Dall'Ara


Il consorzio pescatori di Scardovari replica con una nota ufficiale, alle interpretazioni personali  del presidente della provincia Ivan Dall’Ara sulla sentenza del TAR, sulla questione del diniego dell’approvazione delle graduatorie per il rilascio delle autorizzazioni di pesca ai molluschi da parte della provincia di Rovigo. “Il TAR di fatto ha semplicemente dichiarato che la decisione dovrà essere presa dal Giudice ordinario e non dal TAR stesso. Pertanto la vicenda non è assolutamente conclusa e siamo sicuri che nei prossimi gradi di giudizio la ragione sarà data ai pescatori come per altro già accaduto per il rinnovo dei Diritti esclusivi di pesca”Una situazione che va ad aggravare i rapporti tra il presidente Dall’Ara e i 1500 pescatori, per i quali i vertici del consorzio pescatori presieduto da  Luigino Marchesini, affiancato dai 14 presidenti delle cooperative che  compongono il consorzio, non assicurano più il contorllo dei molti pescatori esasperati, prima con la vicenda dei diritti esclusivi di pesca e ora con le autorizzazioni citate.

“Siamo dell’opinione-prosegue la nota,- dell’accanimento e della contrarietà della sua persona nei confronti dei nostri pescatori che non finisce mai di bistrattare. Sinceramente siamo stanchi delle sue continue prese in giro quando menziona “le eccellenze del Consorzio” come dei meriti della Provincia quando in realtà nulla ha fatto se non cercare in ogni modo di ostacolare il Consorzio e di considerare l’attività dei pescatori come una mucca da mungere”. Un attacco vero e proprio quello del consorzio nei confronti del presidente della provincia

“ I tuoi ruoli dovrebbero essere ben diversi, non ci sono cittadini di serie A e di serie B, dovresti adoperarti per il bene di tutti e non gioire, come in questo caso, per la perdita di decine di posti di lavoro. Più volte ti abbiamo proposto soluzioni ed aperture e tu su ogni questione ci hai sbattuto la porta in faccia”.La nota prosegue commentando le vere intenzioni del presidente quando si trattava  la questione dei diritti esclusivi di pesca “  l’unica cosa che ti interessava sulla gestione del rinnovo della convenzione   non era il lavoro ed il futuro dei pescatori, ma solamente trovare il modo per aumentare il canone annuale, senza mai considerare le gravissime difficoltà di produzione legate ai problemi di degrado ambientale delle lagune. Persino di fronte al disastro occorso ai pescatori il 12 novembre, per il quale abbiamo ricevuto numerose attestazioni di solidarietà da parte di tutti, tu non ti sei nemmeno degnato di fare una telefonata e di venire sui luoghi devastati, un comportamento vergognoso. E adesso fai dichiarazioni di vittoria da laureato in giurisprudenza, quando in realtà c’è gente a casa che aspetta di andare a lavorare”

Nessun commento:

Posta un commento