SCARDOVARI:Domenica
mattina alcuni pescatori sportivi hanno segnalato alla Capitaneria di
Porto di Chioggia la presenza di una tartaruga marina (Caretta
caretta) alla deriva sulla massicciata della Sacca degli Scardovari.
Attivato il coordinamento regionale Tartarughe marine che fa capo
all'Oasi WWF degli Alberoni (Venezia) un gruppo di volontari del WWF
Provinciale di Rovigo si è recato sul posto, ha effettuato il
recupero dell'animale e l'ha trasportato al Centro di Recupero
Animali Selvatici (CRAS) di Polesella per sottoporlo alle cure del
dott. Luciano Tarricone e dei suoi collaboratori.
L'esemplare, una
femmina piuttosto grande (circa 60 cm di carapace, peso una ventina
di kg ed età stimata attorno ai 15 anni) purtroppo non versa in
buone condizioni in quanto presenta un'ampia ferita alla testa
provocata verosimilmente da un corpo contundente. Le tartarughe
marine da un po' di tempo, forse in seguito ai cambiamenti climatici
che hanno provocato l'innalzamento della temperatura dei mari, hanno
preso a frequentare l'Alto Adriatico ed il rinvenimento di animali
feriti o morti sulle spiagge del Delta non è più una novità.
Nel
nostro mare e nelle nostre lagune le attività antropiche quali la
pesca professionale e quella sportiva, la nautica da diporto sono
intensamente praticate. Le tartarughe marine, animali tuttora a
rischio estinzione, nella loro continua ricerca di cibo finiscono
bene o male per interferire con queste attività umane e non di
rado ne pagano le conseguenze. Così, oltre alla mortalità per cause
naturali, dobbiamo purtroppo registrare anche una certo numero di
ferimenti e/o decessi per cause antropiche. Non sempre però il
recupero si conclude con un ferale epilogo ed anzi spesso la
liberazione di animali completamente ristabiliti diventa per il WWF
un momento educativo e di festa come è successo anche recentemente
quando una Caretta caretta è stata rimessa in libertà in quel di
Rosolina mare in mezzo ad una folla di bagnanti e curiosi giustamente
attratti dall'evento. L'augurio è che la bella e grossa femmina
recuperata questa mattina possa avere questa sorte tornando così a
solcare il nostro mare magari salutata da una folla di bagnanti
accorsi per l' occasione -dichiara Massimo Benà del WWF-
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