da sx Emanuele Finotti, Mirco Mancin, Giuliano Zanellato,
Giuliano Mazzucco,Giovanni Franzoso, Luigino Pelà
|
Porto Tolle: E' fissata per martedì 20 Febbraio la manifestazione dei pescatori delle marinerie di Pila alla sede della regione Veneto a Venezia per chiedere a Zaia, le risorse necessarie per scavare nuovamente nella bocca di Barbamarco. Un’operazione che consentirebbe ai 60 pescherecci di poter navigare senza incagliarsi , dal porto di Pila al mare aperto, attraverso la bocca di Barbamarco .
"E' nostra intenzione manifestare con un corteo di circa 50 motopescherecci che faranno rotta verso il porto di Venezia , (tempo meteo permettendo) e con pulman che raggiungeranno il punto di incontro via terra per consentire la presenza di oltre 200 pescatori-fanno sapere i presidenti Giuliano Mazzucco per la cooperativa Pila, Angelo Fabrizio Boscolo per la cooperativa Villaggio pescatori, Giuliano Zanellato per la cooperativa Pilamare. Supportati ieri mattina in conferenza stampa dal presidente della cooperativa Maistra, Emanuele Finotti, in qualità anche di vicepresidente del consorzio delle cooperative di pescatori.
"Vogliamo il ripristino del canale navigabile per la vita delle nostre lagune, perché altrimenti ci saranno serie conseguenze per le coltivazioni di cozze e vongole-commenta il presidente della cooperativa Maistra Emanuele Finotti-". "Scavare il fondale significa rimettere in funzione un sistema che permette al consorzio di Scardovari di poter svolgere la propria attività di pesca per l'attività delle vongole. Si tratta di un ecosistema interno ed esterno, tra la laguna di Barbamarco e il mare che deve essere ripristinato per mantenere quella che è l'economia trainante del settore pesca-afferma il direttore della cooperativa Pila, Luigino Pelà-.Dobbiamo dire che il prefetto è sempre stato disponibile con noi e a volte anche troppo accondiscendente, oserei dire.Insieme a lui anche la capitaneria di porto e la direzione marittima ci sono sempre vicini, dall'ammiraglio Goffredo Bon al comandante della capitaneria di porto di Chioggia Giuseppe Chiarelli e al capo di 1^classe Francesco Battista".
"Dopo l'ultimo intervento di scavo di sistemi territoriali terminato lo scorso 19 Febbraio, costato 50/60mila euro, in seguito alle mareggiate di questi ultimi 30 giorni, la bocca di fatto si è nuovamente interrata. -spiegano i presidenti- E ora, dopo la riunione di venerdì scorso in prefettura abbiamo concordato con gli enti preposti, compreso sistemi territoriali, braccio operativo della regione Veneto, è stata avviata la procedura burocratica per un altro scavo di somma urgenza.Si tratterebbe di scavare altri 30mila metri cubi di sabbia dal fondale della bocca di Barbamarco per rendere nuovamente transitabile il canale naturale navigabile. Un intervento che necessiterebbe di circa 180mila euro, ma sappiamo che a disposizione ne sono rimasti solo 40mila euro come fondi regionali"
"Da ieri mattina- spiega il presidente Giuliano Zanellato- due coppie di imbarcazioni volanti , oltre alla coppia della cooperativa di Pila che già da qualche settimana si sposta quotidianamente per pescare, si sono trasferite a porto Garibaldi, con tutte le conseguenti spese".
Angelo Fabrizio Boscolo, presidente della cooperativa Villaggio Pescatori
commenta" "Una cosa
è certa. Il nostro territorio è un po' sulla bocca di tutti, come ente parco, riserva
della biosfera Mab Unesco, patrimonio europeo, ma alla fin fine è solo una
parola vuota data a un territorio che stiamo perdendo-E se non ci
sono le risorse a livello regionale, nazionale , sarebbe il caso di rivolgersi
anche all'Europa. Se non siamo in grado di preservare questo nostro patrimonio,
lo perderemo, e diventerà una terra da coltivare-conclude il presidente
Boscolo-"
I NUMERI:60 IMBARCAZIONI FERME E 200 POSTI DI LAVORO
A parlare di un po' di numeri il vice residente della cooperativa pescatori di Pila Giovanni Franzoso "Tutte le mattine tentano di andare a pescare 13 coppie di volanti, quindi 26 imbarcazioni, governate da un comandante e tre marinai, per un totale di 104 persone. 12 sono le imbarcazioni per la pesca a strascico, con altre 4 persone per peschereccio e parliamo di altri 48 posti di lavoro. Poi ci sono 13 imbarcazioni turbosoffianti ( draghe idrauliche) con a bordo 2 persone e altre 26 persone.8 le imbarcazioni che pescano cozze con altre 4 persone a bordo. Per un totale complessivo di 60 imbarcazioni e oltre 200 pescatori, senza tutto l'indotto delle persone e delle attività coinvolte in questo settore trainante.
Nessun commento:
Posta un commento