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giovedì 15 marzo 2018

PESCA,MARINERIE DI PILA"MARTEDI' ANDREMO IN REGIONE PER CHIEDERE LO SCAVO DELLA BOCCA DI BARBAMARCO"

I pescatori di Pila, andranno a manifestare nella sede della Regione Veneto, per chiedere a Zaia l'intervento di scavo nella bocca di Barbamarco interrata, che impedisce a 60 pescherecci di uscire in mare per pescare
da sx Emanuele Finotti, Mirco Mancin, Giuliano Zanellato,
Giuliano Mazzucco,Giovanni Franzoso, Luigino Pelà

Porto Tolle: E' fissata per martedì 20 Febbraio  la manifestazione  dei pescatori delle marinerie  di Pila alla sede della regione Veneto a Venezia per chiedere a Zaia, le risorse necessarie per scavare nuovamente nella bocca di Barbamarco. Un’operazione  che consentirebbe ai 60 pescherecci di poter navigare senza incagliarsi , dal porto di Pila al mare aperto, attraverso la bocca di Barbamarco .

"E' nostra intenzione manifestare con un corteo di circa 50 motopescherecci che faranno rotta verso il porto di Venezia , (tempo meteo permettendo) e con pulman che raggiungeranno il punto di incontro via terra per consentire la presenza di oltre 200 pescatori-fanno sapere i presidenti Giuliano Mazzucco per la  cooperativa Pila, Angelo Fabrizio Boscolo per la cooperativa Villaggio pescatori, Giuliano Zanellato per la cooperativa Pilamare. Supportati ieri mattina in conferenza stampa  dal presidente della cooperativa Maistra, Emanuele Finotti, in qualità anche di vicepresidente  del consorzio delle cooperative di pescatori.

"Vogliamo il ripristino del canale navigabile per la vita delle nostre lagune, perché altrimenti ci saranno  serie conseguenze per le  coltivazioni di cozze e vongole-commenta il presidente della cooperativa Maistra Emanuele Finotti-". "Scavare il fondale significa rimettere in funzione un sistema che permette al consorzio di Scardovari di poter svolgere la propria attività di pesca per l'attività delle vongole. Si tratta di un ecosistema interno ed esterno, tra la laguna di Barbamarco e il mare  che deve essere ripristinato per mantenere quella che è l'economia trainante del settore pesca-afferma il direttore  della cooperativa Pila, Luigino Pelà-.Dobbiamo dire che il prefetto è sempre stato disponibile con noi e a volte anche troppo accondiscendente, oserei dire.Insieme a lui anche la capitaneria di porto e la direzione marittima ci sono sempre vicini, dall'ammiraglio Goffredo Bon al comandante della capitaneria di porto di Chioggia Giuseppe Chiarelli e  al capo di 1^classe Francesco Battista".

La manifestazione pacifica sarà guidata dal primo cittadino Claudio Bellan, affiancato dall'assessore  Valerio Gibin,dai presidenti delle varie cooperative, dalle quattro associazioni di categoria e dai pescatori delle marinerie di Pila.Inizierà alle 9 e proseguirà fino alle 15, momento in cui saranno liberati gli ormeggi delle imbarcazioni delle marineria di Pila per il rientro nel delta. "Ci aspettiamo che  Zaia, e il resto del consiglio regionale ci riceva per ascoltare le nostre istanze-affermano all'unisono i presidenti delle marinerie-ovvero la chiara volontà da parte del governo regionale di trovare le risorse per i lavori di scavo alla bocca di Barbamarco, necessari ogni 1 o due anni in funzione degli effetti delle mareggiate,  per permettere ai pescherecci di transitare nel canale navigabile".

"Dopo l'ultimo intervento di scavo di sistemi territoriali terminato lo scorso 19 Febbraio, costato 50/60mila euro, in seguito alle mareggiate  di questi ultimi 30 giorni, la bocca di fatto si è nuovamente interrata. -spiegano i presidenti- E ora, dopo la riunione di venerdì scorso in prefettura abbiamo concordato con gli enti preposti, compreso sistemi territoriali, braccio operativo della regione Veneto, è stata avviata  la procedura burocratica  per un altro scavo di somma urgenza.Si tratterebbe di scavare altri 30mila metri cubi di sabbia  dal fondale della bocca di Barbamarco per rendere nuovamente  transitabile il canale naturale navigabile. Un intervento che necessiterebbe di circa 180mila euro, ma sappiamo che a disposizione  ne sono rimasti solo 40mila euro come  fondi regionali"


"Da ieri mattina- spiega il presidente Giuliano Zanellato- due coppie di imbarcazioni volanti , oltre alla coppia della cooperativa di Pila che già da qualche settimana si sposta quotidianamente per pescare, si sono trasferite a porto Garibaldi, con tutte le conseguenti spese".


Angelo Fabrizio Boscolo, presidente della cooperativa Villaggio Pescatori commenta" "Una cosa è certa. Il nostro territorio è un po' sulla bocca di tutti, come ente parco, riserva della biosfera Mab Unesco, patrimonio europeo, ma alla fin fine è solo una parola vuota data a  un territorio che  stiamo perdendo-E se non ci sono le risorse a livello regionale, nazionale , sarebbe il caso di rivolgersi anche all'Europa. Se non siamo in grado di preservare questo nostro patrimonio, lo perderemo, e diventerà una terra da coltivare-conclude il presidente  Boscolo-"


I NUMERI:
60 IMBARCAZIONI FERME E 200 POSTI DI LAVORO

A parlare di un po' di numeri il vice residente  della cooperativa pescatori di Pila Giovanni Franzoso "Tutte le mattine tentano di andare a pescare 13 coppie di volanti, quindi 26 imbarcazioni, governate da un comandante e tre marinai, per un totale di 104 persone.  12 sono le imbarcazioni per la pesca a strascico, con altre 4 persone per peschereccio e parliamo di altri 48 posti di lavoro. Poi ci sono 13 imbarcazioni turbosoffianti ( draghe idrauliche) con a bordo 2 persone e altre 26 persone.8 le imbarcazioni che pescano cozze con altre 4 persone a bordo. Per un totale complessivo di 60 imbarcazioni e oltre 200 pescatori, senza tutto l'indotto delle persone  e delle attività coinvolte in questo settore trainante.





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