PATRIZIA BARTELLE E IL SINDACO CLAUDIO BELLAN
ALLA MANIFESTAZIONE DEI PESCATORI A VENEZIA
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“Dall’approvazione della mia mozione contro l’insabbiamento delle lagune del 2015, pochi e lenti i passi fatti dai governi regionali”. Basti pensare che in questi ultimi nove anni sono stati fatti 9 interventi in somma urgenza e spesi negli ultimi 4 anni più di due milioni di euro, come ha affermato a palazzo Ferro Fini il presidente della cooperativa Pilamare Giuliano Zanellato in occasione dell’incontro del 20 Marzo , tra gli amministratori regionali e le marinerie di Pila.
“E bene che le risorse che si stanno spendendo per le somme urgenze, -commenta la Bartelle- siano messe a sistema, visto e considerato che ogni volta che viene concordata una somma urgenza, trascorrono almeno 40 giorni di pratiche burocratiche, per le autorizzazioni varie. Periodo in cui i pescatori o emigrano con le proprie imbarcazioni a Porto Garibaldi o semplicemente non pescano”.
”Stiamo parlando di una laguna per la quale presentai nel settembre del 2015 e fu approvata all’unanimità, una mozione riguardante la vivificazione delle lagune”. Tematica che sta a cuore soprattutto ai pescatori di cozze e vongole i cui rappresentanti hanno sfilato insieme ai pescatori di pesce azzurro, da piazzale Roma ai palazzi della Regione Veneto in occasione della manifestazione pacifica del 20 Marzo.
”E’ ora che la regione Veneto dia risposte concrete alle marinerie di Pila, senza demandare gli interventi a leggi nazionali o a nuove fantomatiche linee guida legate ai vincoli imposti dall’Ente Parco”.
“ Vero è che il progetto in fase di studio da parte di sistemi territoriali, descritto dall’assessore Pan come “progetto definitivo strutturale” sarà forze una soluzione più duratura, ma non definitiva per il problema dell’interramento della bocca di Barbamarco. A dimostrarlo il progetto presentato pubblicamente in sala consigliare a Porto Tolle nel 2009, in cui si evince che, se si realizzano due nuovi moli sulla bocca di Barbamarco o si scavi il canale di navigazione dal porto di Pila fino al mare, necessitano comunque degli interventi di scavo ogni anno e mezzo/due anni, per evitare che le imbarcazioni si possano incagliare dopo una mareggiata”
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