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martedì 13 marzo 2018

PORTO TOLLE:PIZZOLI,MANTOVANI E CREPALDI COMMENTANO IL DOPO ELEZIONI




Il voto di domenica 4 marzo ci pone davanti ad una serie di riflessioni che in questi giorni abbiamo condiviso con molti nostri concittadini.

Etichettare il risultato politico, con la vittoria netta del Movimento cinque stelle e della Lega come un voto di protesta, cosa molto ripetuta dagli avversari, credo sia riduttivo e poco veritiero nei confronti del popolo che ha chiaramente bocciato il Partito di governo incapace di ascoltare le esigenze della gente: lavoro, tasse e sicurezza sono elementi chiari che non sono stati interpretati!

Il dato nazionale é poi confermato a livello locale: il Partito Democratico anche a Porto Tolle ha subito una sconfitta di proporzioni storiche, relegando lo stesso, dietro alla Lega e al M5s.

Si tratta, oltre ad un forte segnale di cambiamento, di una palese quanto sonora bocciatura per l'amministrazione di Claudio Bellan che oltre a mal rappresentare il nostro Comune, ne esce anche perdente nel partito che rappresenta, il Partito Democratico appunto, insieme a quei pochi politici di professione che lo hanno accompagnato nelle recenti quanto deserte uscite nelle frazioni: il braccio Massimino Zaninello e la "mente" Angelo Zanellato.

E' evidente anche a Porto Tolle la totale assenza di capacità di ascolto quanto un isolamento crescente, malcelato da continui articoli sul giornale, ripetitivi il più delle volte, su opere pubbliche che altro non rappresentano che ordinaria amministrazione.

Ecco che i temi importanti rimangono relegati nel cassetto, contribuendo così a far tornare Porto Tolle terra di conquista, come è successo per gli allevamenti a Polesine Camerini, dove solo l'unitá della frazione ha fatto tardivamente cambiare la posizione di chi li riteneva (e forse li ritiene ancora) un'opportunità: il Sindaco Bellan!

A Porto Tolle subiamo tutto: le scelte che riguardano il comparto più importante, la pesca, le scelte sulla riqualificazione della centrale Enel, il silenzio assordante sul rilancio del Parco del Delta solo per citare qualche tema.

Ecco allora che per la propria incompetenza, Bellan deve trovare un capro espiatorio, non può essere colpa sua e del Partito Democratico che lui rappresenta: é la Regione del Veneto ad essere latitante!

La miopia del Sindaco non può di certo vedere che è proprio con la Regione del Veneto che ci si deve quotidianamente confrontare per risolvere i problemi del nostro territorio: Consorzio di Bonifica, Genio Civile, Sistemi Territoriali, Ente Parco del Delta, Ulss 5 Polesana, Gruppo di Azione Costiera sono infatti emanazione della Regione del Veneto!

Esaurire il proprio compito da Sindaco utilizzando le risorse economiche liberate dal patto di stabilità non è certamente sufficiente per risolvere i problemi del nostro Paese. Dare il colore alle scuole, al Comune e versare più asfalto possibile per le vie del paese calcolando i tempi per completare i lavori in campagna elettorale è come spazzare la polvere sotto il tappeto, ignorando completamente che Porto Tolle vede calare gli abitanti in modo vertiginoso, che Porto Tolle ha grandi possibilità di sviluppo, che Porto Tolle e la sua gente esigono un cambiamento.



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