RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
BELLAN HA VINTO CON LE
PERSONE, PIZZOLI CON I PARTITI. MA ALLA FINE PAGANO I CITTADINI
Clamorosamente falsi e
manovratori: non bastavano cinque anni e una campagna elettorale spesi a
denigrare quanto di buono ha fatto la giunta Bellan, e il circo Pizzoli
continua ad alimentare la serie di non notizie per influenzare il giudizio di
quanti non sono informati sui fatti. La mancanza di rispetto per la metà di Porto Tolle che non
vuole essere governata da un circo di partiti, continua con l'analisi del voto
fatta da alcuni esponenti di uno dei partiti, dimostrando che l'attendibilità
del circo avvantaggiata da solo cinque preferenze, sta a zero davanti ai fatti.
Un'analisi del voto seria non
può essere a base di aperitivi, ma di informazioni. La lista civica per Bellan
sindaco ha perso con 2.647 voti, anche se nel 2013, vincendo, Bellan aveva
raccolto meno preferenze (2.311). Va ricordato, per un'analisi
seria, che anche nel 2013 c'erano state elezioni politiche pochi mesi prima
delle Comunali: allora, la coalizione di centrosinistra che sosteneva Pier
Luigi Bersani aveva raccolto 2.107 voti. Mentre quest'anno le Politiche del 4
marzo avevano contato solo 1.218 voti per il candidato di riferimento per
Bellan. Con queste premesse, pur con il contributo e la conferma importante del gruppo Progetto Civico per Porto Tolle con le sue 875 preferenze, la
sconfitta poteva essere inattesa solo per il circo Pizzoli. Con queste premesse, se a
Porto Tolle fossero davvero i partiti a fare la differenza, non ci sarebbe
stata una differenza di soli 5 voti, da verificare. È chiaro che a Porto Tolle la
differenza l'hanno fatta le persone, non i partiti, e in questo sta la
sconfitta del circo Pizzoli e la vittoria, morale, del sindaco Bellan. Chi ha vinto il 10 giugno,
fino a prova contraria, ha raccolto 2.652 preferenze: sono 90 in meno di quelle
che appena tre mesi fa aveva sommato solo una parte dei partiti che ha
sostenuto Pizzoli per la candidata di centrodestra al collegio uninominale
della Camera (2.742). E sono 30 in meno dei voti che alle Comunali del 2013
avevano totalizzato Pizzoli (1.876 voti) e Bovolenta (806), ora insieme. Questi
sono i fatti, e comprendono i tradimenti; nelle 2.652 preferenze che il circo
di partiti ha sommato il 10 giugno, contano anche i voti portati da chi aveva
sostenuto Bellan, e che dopo averlo lasciato s'è ritrovato sulla poltrona di
amministratore delegato della principale azienda per i servizi ambientali della
provincia. Anche questo è quanto succede nel sottobosco dei partiti, e che
vincolerà il circo Pizzoli come le scadenze di un mutuo da pagare. Ma chi paga
davvero, purtroppo, alla fine sono sempre i cittadini.
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