“Siamo in emergenza per la moria di vongole veraci nella
laguna del Canarin e della sacca degli Scardovari. L’entità della moria varia da un minimo del 5% ad un massimo del
32%” sono le parole di Luigino Marchesini ,presidente del Consorzio Pescatori
del Polesine O.P.(organizzazione di produttori) .
Nelle ultime settimane, a causa del continuo persistere di una
elevata portata del fiume Po, nelle lagune del Canarin e nella sacca degli
Scardovari si sta assistendo al perdurare di valori estremamente bassi di
salinità. Più in particolare una prima piena registrata nell’ultima decade del
mese di Aprile ha generato valori di salinità media, in laguna del Canarin, al
di sotto del 5%0, in base ai dati Arpav del 22,23,e 24 Aprile. Una
situazione-si legge nel documento che il consorzio ha fatto pervenire all’amministrazione
comunale- non compatibile con la sopravvivenza delle vongole veraci allevate in
laguna, ed in effetti verso la fine del mese si sono evidenziati i primi segnali di
sofferenza dei molluschi, tanto da costringere i dirigenti del Consorzio
Cooperative Pescatori del Polesine O.P. a sospendere la raccolta della quota
giornaliera da parte degli associati. La
salinità registrata nel giorno del sopralluogo risultava in crescita rispetto
ai giorni precedenti (18-20%)ma, cosa molto allarmante, consegue il fatto che
le nuove piogge dei giorni scorsi sul nord Italia stanno nuovamente ingrossando
in maniera rilevante il corso del fiume Po.
In data 7 Maggio infatti la portata a Pontelagoscuro
(FE) stava già superando i 3mila metri
cubi al secondo, ovvero un valore del tutto simile a quello registrato a metà
Aprile. Va da sè, e il dato odierno delle boe multiparametriche dell’Arpav lo
certificano, che la salinità nella laguna sta nuovamente drasticamente
scendendo a valori al di sotto dei limiti vitali. Stando così le cose non si
può altro che preventivare una
nuova fase di sofferenza dei molluschi in allevamento e un possibile nuovo aggravamento della moria di
vongole già in atto- si legge nel documento-.
“Per far tornare il grado di salinità costante nella laguna
del Canarin, - spiega il presidente Marchesini- sono necessari degli interventi
di somma urgenza, uno all’altezza della diga Scirocco, che deve essere
allungata per impedire all’acqua dolce del fiume che sfocia a mare di entrare
direttamente nella laguna del Canarin, mentre l’altro riguarderebbe la sistemazione dell’arginello di Santa Giulia”. ”Per
ricreare le giuste condizioni di idrodinamicità nella sacca degli Scardovari –spiega
Marchesini- è necessario scavare nel
canale del Canarin , dalle due spiagge all’ex centrale Enel e
riaprire la bocca del Bastimento, ora interrata”. Interventi per i quali il
presidente del Consorzio Luigino
Marchesini si è incontrato con il sindaco e presidente del Gac Claudio Bellan, per risolvere la situazione di emergenza che coinvolge oltre un migliaio di addetti ai lavori.
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